Il miracolo moto versus successo e carriera

Lo sport, il moto e l’ambizione possono cambiare e addirittura prolungare la vita.

Perché?

Perché lo sport richiede presenza, disciplina e perseveranza.

Per aver successo e fare carriera, presenza, disciplina e ambizione sono i requisiti numero 1.

Solo chi vive nella presenza, infatti, è libero dal passato. Questo significa che gli oneri e i problemi vecchi non ci indeboliscono, né ci guidano.

E non è tutto: anche lo spirito è più in forma.

Disciplina e perseveranza sono forze morali che richiedono una certa fermezza.

Così riusciamo anche a farci velocemente un'idea della situazione, per comprendere più efficacemente le dinamiche ed agire e reagire di conseguenza.

Il cervello viene attivato con presenza e disciplina.

Presenza, disciplina e perseveranza sono i migliori presupposti per programmarci verso il successo e la carriera.

Molte persone possiedono queste qualità morali, consapevolmente o inconsapevolmente.

Lo dimostrano le ricerche, che indicano che solo il 14 percento della popolazione tedesca fa abbastanza moto.

Si potrebbe dire che il 14 percento non è poco.

Desiderano diventare sempre più forti ed ottimizzare se stessi e di moto non ne hanno mai abbastanza.

Osserviamo anche che queste persone tendono sempre al più: più grande, migliore e maggior successo.

Questo significa: maggiori prestazioni, maggior successo, macchina più grande, casa più grande, più soldi, vestiti migliori, corpo migliore, più bellezza, più giovinezza.

Vogliono essere migliori di tutti gli altri.

Vogliono dimostrarlo.

Perciò l'acquisto di prodotti di marca è in costante aumento, ad incominciare addirittura dai bambini.

I-Phone, vestiti supreme sono solo un esempio.

Vogliono differenziarsi, essere migliori e appartenere a un certo gruppo.

Quale gruppo?

Quello dei migliori.

Perché vogliono essere riconosciuti e stimati.

Da chi?

Da quelli che la pensano come loro.

Da dove vengono l’enorme ambizione e quest’energia degli uni e perché gli altri sprofondano nel letargo?

Questo gruppo è pilotato da una dinamica segreta e nascosta, sconosciuta alla maggior parte delle persone.

Delle forze nascoste dietro di loro li guidano e li spronano.

Vogliono dimostrarlo a se stessi e agli altri, e vogliono farlo per bene.

Chi sono gli altri?

Che cosa si intende con gli altri?

Nelle persone ambiziose e cariche di energia esiste un amore interiore segreto e una connessione con gli altri, con gli antenati che c’erano prima di loro e che ancor oggi sono esclusi dal sistema.

E devono rappresentare proprio loro per reinserirli nel campo della famiglia.

Perché la famiglia non tollera esclusioni.

Gli ambiziosi non sanno che nella loro funzione di rappresentanti delle persone escluse devono agire esattamente come l'antenato.

Nella maggior parte dei casi si tratta di procedere per la propria strada.

Essere, appunto, diversi dal resto della famiglia.

Vogliono dimostrare a posteriori al sistema che l'esclusione di allora era ingiustificata e che in tal modo il sistema si è perso qualcosa.

Che erano buoni, ma appunto diversi.

Non si sono attenuti alle regole della famiglia.

Ecco spiegate questa incredibile spinta, questa motivazione e questa disciplina.

Sono al servizio dell’intero sistema familiare.

Sappiamo bene che tutti vogliono essere belli, sani, ricchi, felici e di successo.

Ma solo un piccolo gruppo ce la fa.

Per molti è un fuoco di paglia, e del fuoco rimangono solo le ceneri.

Come abbiamo detto: mantenere il corpo in perfetta forma è una possibile motivazione, ma mettere in mostra la propria mascolinità e bellezza non è affatto la vera ragione.

Vogliono differenziarsi e sono disposti a trascurare la loro nuova famiglia.

Secondo la mia esperienza, quest’ipotesi è troppo superficiale e non spiega del tutto un tale sforzo.

Qualcuno afferma che si tratta di un egotrip.

Io ritengo che si faccia loro un torto.

Basta guardare dietro le quinte e ci rendiamo conto che le cose non stanno così.

Tanti di loro sono persone molto sensibili.

Sono guidati da un amore cieco nascosto. Sono disposti a sacrificarsi all’istante.

L’interfaccia fra divertimento e prestazione nasconde un rischio non trascurabile.

E loro questo rischio lo corrono continuamente.

Perché?

Perché non sono liberi.

Inoltre non si rendono conto che la competizione con se stessi e con gli altri può anche produrre un risultato mediocre.

Per quale ragione?

Perché quando esageriamo c’è sempre il rischio di un rovescio.

Perdita invece di guadagno.

E questo significa: nuova esclusione e sconfitta.

Ripetono il destino di quei membri della famiglia, spesso sconosciuti.

Qual è l’origine di questa dinamica?

Come abbiamo già detto: il sistema familiare.

Possiamo quindi vedere che per un atleta e per un capo non ci sono scuse. Per loro nessun lago è troppo freddo, nessun percorso troppo lungo.

Hanno solo cambiato livello, circostanze, situazioni.

Per chi lo fanno?

  • La risposta superficiale dice: per se stessi.
  • La risposta più profonda dice: per se stessi e la loro famiglia.
  • La risposta vera invece è questa: devono dimostrare di avere il diritto di appartenere al loro sistema familiare.

 

Con il malcelato desiderio:

Io ho il permesso di appartenere.

Quest’appartenenza è percepita come sicurezza della propria sopravvivenza.

Ogni esclusione è vissuta come una sentenza di morte.

Il dialogo interiore li porta a dire:

Per voi faccio tutto, perfino se mi costa la vita.

Ma chi conosce a fondo le Costellazioni familiari e gli „Ordini dell'amore“ e chi si è occupato di fenomeni sistemici, si renderà conto che da generazione a generazione si ripete sempre lo stesso schema.

Le migliori intenzioni e il grande amore del lottatore non bastano per risolvere gli irretimenti con i suoi antenati; anzi si raggiunge l'esatto contrario.

Possiamo osservare anche che talvolta la generazione successiva viene risparmiata.

Ma nella generazione ancora seguente il sistema, ossia l'anima della famiglia, colpisce di nuovo.

Un discendente, e per la precisione colui che porta in sé il massimo amore, viene per così dire richiamato al suo dovere.

Con il suo comportamento sfida continuamente il sistema e a sua volta viene spesso escluso.

Proprio come l'antenato che deve rappresentare nella sua vita.

Confermando l'eccesso, che può addirittura essere mortale, vuole dimostrare quanto è buono; per cui lui, l'antenato, viene riaccolto nel sistema.

Perciò il sovreccitamento, l'eccesso non sono rari. E la morte precoce, completamente inattesa, per così dire proveniente dal nulla, si ripete.

Per tutti noi spesso risulta inspiegabile come un cosiddetto moto sano, sia in acqua che sulla terra, possa diventare pericoloso.

Benché in precedenza svolgesse un allenamento per mantenere in salute cuore, circolazione, muscoli, articolazioni e irrorazione sanguigna, la garanzia della salute, della vita e del successo è venuta meno.

Anzi, si è ripetuta la morte precoce.

Esempio: gli atleti del triathlon.

Si allenano duramente, con regolarità e professionalità nel nuoto, nella corsa e nel ciclismo.

Il loro cuore e il loro sistema circolatorio sono abituati a grandi carichi di lavoro.

Com'è possibile allora che possa insorgere un „Swimming Induced Pulmonary Edema“, indicato con il nome di sindrome SIPE, e cioè un edema polmonare tipico di chi fa immersioni?

Sappiamo che la superficie polmonare totale è grande quanto un campo da calcio.

E la respirazione mirata, combinata con un sano sport, può condurre alla triplicazione del volume polmonare e diventare una specie di assicurazione sulla vita.

Si ottiene così il risultato di accogliere nei polmoni fino a 15 litri di ossigeno.

Soprattutto nell'acqua gelida c'è il rischio che il sangue si ritiri dalle estremità, concentrandosi nel centro del corpo e aumentando la pressione sui polmoni.

Ma a livello energetico che cosa si ritira realmente?

La linfa vitale, il sangue.

Nel polmone sono memorizzati i traumi, il dolore e le perdite.

Il risultato si chiama lutto, un lutto segreto per il quale non importa se questa memoria è consapevole o inconsapevole, o se è già stata acquisita.

I polmoni delle persone che hanno sofferto molto sono naturalmente indeboliti.

L'atleta lotta in rappresentanza con l'acqua cedevole, che alla fine, per alcune persone irretite, si presenta come vincitrice.

La dinamica segreta vittima/carnefice rimane quindi nascosta, ma comunque presente nel sistema familiare.

Una persona che viene dopo paga per un antenato, talvolta addirittura con la vita.

Chi non conosce le Costellazioni familiari non arriverà mai a comprendere queste dinamiche.

E' ovvio che spesso gli atleti chiedono troppo al loro cuore.

Lo sport e l'eccessivo lavoro rappresentano spesso una compensazione e un diversivo per ciò che nella vita non funziona.

Spesso ha a che fare con la paura di perdere, sia nel rapporto di coppia che in altri ambiti.

L'allenamento respiratorio, in particolare Cosmic Power, è un training speciale che induce una dinamica nel subconscio per risolvere le paure traumatiche pregresse.

Per questa ragione il training respiratorio è consigliabile per ogni atleta.

E non solo per l'atleta, ma per tutte le persone che desiderano vivere la propria vita senza irretimenti.

E per le persone che non devono sempre compiere azioni di cui si pentono in seguito.

Con un allenamento respiratorio Cosmic Power profondo siamo in grado di immergerci ad un livello esperienziale nelle nostre paure inconsce, da lungo in attesa di risoluzione.

Va considerato assolutamente che in ogni essere umano il corpo, lo spirito e l'anima interagiscono e formano un tutt'uno inscindibile.

I polmoni di chi ha vissuto molta pressione e molto dolore si ribellano.

In altre parole: non sono più in grado di sopportare carichi estremi ed emergono quindi patologie polmonari quali la malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD).

In base alla mia esperienza non c'è nessun allenamento respiratorio e della consapevolezza più efficace di Cosmic Power.

Molti risultati e prove permettono di dedurre come l'allenamento respiratorio Cosmic Power, essenziale per la vita, possa favorirci, supportarci e farci evolvere.

In certe circostanze, Cosmic Power è in grado addirittura di salvare la vita.

Cosmic Power fornisce direttive specifiche che vanno rispettate. Si tratta ancora una volta di disciplina, perseveranza, ambizione.

Sono molti gli sportivi e i dirigenti che ne hanno tratto vantaggio.

Praticando Cosmic Power non solo si rafforzano tutti gli organi e l'intera cassa toracica, ma quasi per caso si svolge un processo di consapevolezza unico, finora ignoto, che rivela i nostri irretimenti e ce ne può liberare grazie a un training disciplinato.

Perciò un allenamento respiratorio Cosmic Power mirato rappresenta un aiuto e un supporto e favorisce la guarigione di emozioni che provengono dal passato e hanno lasciato in noi profonde tracce.